All’interno di una abitazione si intravede un tubo catodico da cui possiamo riconoscere l’audio ma non le immagini di Vertigo di Alfred Hitchcock. Due corpi femminili condividono direzioni di movimento e prossimità fisica, rinegoziano i legami e i confini tra corpo, spazio e tempo. Seguendo queste tracce, le due performer danno luogo a potenzialità inesplorate di una relazione che si compone nel movimento e ricchezza significante.
Performer: Suzanne Foster e Marianna Miozzo
Coreografia: Marianna Miozzo
Disegno luci: Nicolò Fornasini
Foto: Stefano Selmi
Video: Mauro Terzi
coproduzione Dancewoods/Artisti Drama