In occasione di Fuorisophia Festival 2021, luogo” fuori dai saperi” che utilizza spazi sottoutilizzati per creare una dimensione vicina e pedonale durante il Festival della Filosofia a Modena. Il tema dell’anno 2021 è LA LIBERTA’.
Un azione tra corpo, parola e luogo. Una breve testimonianza, un pensiero danzato nell’androne del palazzo Forni Cervaroli di Modena.
“Mi piace immaginare che Libere siano le mani che tirano i chiavistelli e disincastrano i battenti.
Che Libero sia corpo mentre accompagna le due ante al massimo della loro apertura.
Libero l’occhio che trova la sua traiettoria nel corridoio
corridoio ampio e profondo
di luci e ombre
e macchie timide di umidità
Libero lo sguardo che identifica le simmetrie i cerchi tra le linee
spazi dentro a limiti
linee sopra circonferenze
un dettaglio finito nell’infinito
Libera la vista di indugiare sulle pareti
Le pareti a strisce come le magliette di passanti
Libero l’orecchio di recepire l’eco monca che ti fa da porte comunicanti,
da distinguere il motore di un’auto lontana che cerca parcheggio
nel chiacchierio dal terzo piano, voci di avvocati, di segretarie, di corrieri che consegnano pacchi.
Mi piace immaginare che la libertà abbia i colori della memoria
leggeri, diluiti, lenitivi.
Beige, giallo crema, verde oliva chiaro, ciano pastello, rosa antico, marrone terra, verde pino, giallo Modena.
Dietro al vaso
Una ragnatela ondeggia
assecondando il lavoro di un ragno che si fa spazio freneticamente nell’ombra
delle sue zampe che lo avvicinano
con dolcezza al suo pasto
Io sono libera se tu sei sei libero tu sei libero se lei è libera lei è libera se io sono libera
Io sono libera se lei è libera lei è libera se tu sei sei libero tu sei libero se io sono libera
Essere parte di un’azione corale non è un concetto naturale:
se io nasco mosca
e lui nasce ragno, prima o poi lui mi vorrà mangiare.
Mi piace immaginare che la libertà sia un rifugio
il corpo è un rifugio
un rifugio senza porte
senza chiavistelli
senza finestre
senza pareti
in questo rifugio di carne e ossa
mi accuccio
mi allungo
mi stendo
ti tendo l’ascolto
ti soffio il respiro
Libero è l’atto che avrebbe potuto essere compiuto diversamente da come è stato compiuto.“
Idea e danza di Marianna Miozzo
Testo di Ivo Almilamaro
Foto di Dante Farricella